Tgg, turismo sperimenta nuove strade, pesano incognite sul futuro

2022-10-15 62

Rimini, 15 ott. (askanews) - Relax e voglia di uscire dalla quotidianità sono le motivazioni che spingono gli italiani a non rinunciare alle vacanze nemmeno in tempi difficili. Il turismo, però, fa un passo in avanti e continua a esplorare nuovi modalità per rivolgersi ai viaggiatori che chiedono sì leggerezza, ma vogliono anche sperimentare l'inesplorato e spingersi oltre il convenzionale. Se ne ha una percezione immediata tra i padiglioni della fiera di Rimini che ha ospitato la 59esima edizione del Ttg e che fa segnare quest'anno un incremento del 25% dei visitatori. L'amministratore delegato di Enit, Roberta Garibaldi."Un turista è alla ricerca di benessere, di un turismo lento, di un approccio sostenibile. Queste sono le caratteristiche di un turista di oggi che vuole vivere aldilà dei grandi centri e a tutti gli spazi rurali. I temi dell'autunno si caratterizzano fortemente per l'enogastronomia. La sostenibilità non solo economica ma anche sociale diventa driver di scelta".La ricerca di benessere, fisico e psichico, è l'imperativo per gli italiani che dopo il Covid chiedono di vivere le vacanze in spazi aperti e sono sempre più attenti alla sostenibilità. Un messaggio in questo senso arriva dal comparto delle terme, come dimostra una ricerca di Federalberghi. Renato Mannheimer ne è il curatore."I giovani nelle terme vogliono trovare soprattutto relax, anche le cure, ma prima di tutto relax".Il turismo cambia pelle dopo la pandemia e porta all'attenzione dell'industria dei viaggi e dell'accoglienza nuovi modi di vivere la vacanza: su tutti il fenomeno del 'workation', la vacanza basata sul profilo del lavoratore che sposta il suo luogo di lavoro in una città diversa.Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confindustria Viaggi. "E' una fiera molto tonica che sembra essere tornata negli anni migliori. E' chiaro che ci sono alcune incognite pesanti che stanno attaccando il turismo. L'inflazione è sicuramente il problema che dovremo affrontare nell'imminente futuro".Delle incognite parla anche il presidente di Isnart, Roberto Di Vincenzo. Le previsioni dell'istituto nazionale di ricerche delle Camere di commercio per il turismo e la cultura sono tutt'altro che rosee."Fortunatamente quest'estate siamo tornarti a livelli pre-pandemia, ma con grandi criticità, dovute alla mancanza del personale e all'aumento dei costi che porta circa il 50% degli esercizi di ricettività a pensare di chiudere il bilancio in passivo. Questo significa che dalla prossima stagione i prezzi aumenteranno in maniera significativa", ha spiegato Di Vincenzo.Misure che gli operatori del settore vogliono scongiurare e per questo si rivolgono a chi dovrà comporre il governo nei prossimi giorni: "non c'è tempo da perdere; il prossimo ministro del turismo deve essere una persona che conosce già il settore e i dossier che sono sul tavolo per rilanciare il settore". Come spiega Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato: "Questo è importante per poter iniziare da subito a fare qualcosa di concreto per un settore che ha sofferto per due anni e che adesso ha ripreso a lavorare ma è ancora molto fragile".