Brasile, 1970. Il mondo è in subbuglio per la guerra in Vietnam e la crescente ondata dittatoriale nei paesi del Sud America, ma per il dodicenne Mauro la preoccupazione principale è la nazionale di calcio brasiliana che sta per affrontare il mondiale di calcio in Messico. Tuttavia, gli avvenimenti del suo paese influenzeranno prepotentemente la vita del ragazzo, costretto a lasciare la tranquilla cittadina di Belo Horizonte per trasferirsi nel quartiere Bom Retiro di San Paolo, a casa di suo nonno, dopo che i suoi genitori, militanti di sinistra, abbandonano il Brasile per motivi politici. Purtroppo il nonno muore poco prima dell'arrivo del nipote e al suo arrivo Mauro si ritrova solo, senza sapere come rintracciare la famiglia. Dopo l'iniziale riluttanza, a prendersi cura di lui ci penserà Shlomo, il responsabile della sinagoga, ed il ragazzo entrerà così in contatto con il variopinto e multiculturale universo del quartiere composto da ebrei, italiani, greci e arabi insieme ai quali condividerà anche la sua passione calcistica e sperimenterà le gioie e i dolori dell'ingresso nell'età adulta...