Sud dell'Italia, 1905. Il giovane Federico, con gran dolore di sua madre Alma, decide di abbandonare gli studi in Medicina per dedicarsi alla grande novità del momento: il Cinematografo, il miracolo a cui nessuno sa ancora dare una spiegazione. Il ragazzo riuscirà a convincere Don Gennarino Pecoraro, libidinoso produttore di origine partenopea, stanco di proiettare nel suo teatro pellicole mute con il sottofondo musicale suonato da Alma al pianoforte, a finanziare il suo primo film. La scelta cade su un soggetto biblico: "La Casta Susanna", ma la realizzazione del film di Federico porterà scompiglio nella vita di due donne: la scrittrice e giornalista torinese Beatrice, trasferitasi in una meravigliosa villa sulle rive di un piccolo lago, per scrivere una storia a puntate sull'Osservatore del Sud, e Marianna - protagonista inconsapevole del film - bellezza selvaggia, povera e analfabeta, che si guadagna da vivere togliendo il malocchio e curando i paesani con erbe e pozioni.