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(Adnkronos) - “Prima di chiedere un intervento a Draghi dobbiamo incontrarci noi. Sono cinque giorni che dico a tutti i leader politici, vediamoci, incontriamoci: c’è una emergenza energetica nazionale che sta per fare chiudere aziende, piccole e grandi e medie e rischia di essere uno tsunami. Sediamoci insieme”.
Lo dice a Catania Carlo Calenda parlando con i giornalisti a margine di un incontro elettorale. “Inutile -aggiunge- chiedere a Draghi di intervenire, e lo dico agli amici di Forza Italia che lo hanno sfiduciato. Sarebbe molto meglio assumersene la responsabilità e scusarsi con gli italiani”. “E questo -evidenzia Calenda- vale per Berlusconi e Salvini e non per Conte che, sotto sotto, e’ contento di averlo sfiduciato. E non mi pare vi sia lo spazio per un ravvedimento operoso”. Per Calenda inoltre “se arriva al governo una coalizione di destra litigiosissima e in contrasto tra loro, perché sappiamo che Salvini, Berlusconi e Meloni non si possono vedere con programmi completamente diversi tra loro, gli italiani devono aspettarsi uno tsunami finanziario produttivo che sarà il più grosso che abbiamo vissuto negli ultimi venti anni”. Il leader di Azione ricorda poi come “hanno tutti l’ambizione di fare il Presidente del Consiglio, si sentono preparati. Nella mia vita ho lavorato in Ferrari, Sky,a Londra, al San Paolo, in Confindustria, ho fatto il ministro, il vice ministro, ho presieduto due G7, ho fatto l’ambasciatore a Bruxelles e ho quindi il curriculum per farlo ma dico che Mario Draghi e’ molto meglio. Se hai Schumacher non lo sostituisci con un pilota di terza fila, tanto per fare un esempio…”.
“Questi leader di partito -conclude Calenda- non sono mai usciti dall’Italia e mi spaventa l’inesperienza internazionale dei leader di destra. Mi preoccupa che non hanno ben chiaro come ci si deve muovere in Europa. Questo e’ molto preoccupante”. (di Francesco Bianco)