Roma, 16 lug. (askanews) - Una sala gremita, un saluto, l'ultimo, accorato e affettuoso. In Campidoglio con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che promette che la capitale "saprà ricordare Eugenio Scalfari come merita" ci sono comuni cittadini e personalità come Gianni Letta e il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. Ieri a rendere omaggio al giornalista prima dell'apertura al pubblico della sala, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Mario Draghi.Dall'attuale direttore di Repubblica Maurizio Molinari sino a Ezio Mauro che oggi definisce Scalfari sul quotidiano da lui fondato un rivoluzionario del giornalismo e all'ex primo cittadino di Roma, Walter Veltroni. E ancora a prendere la parola anche Massimo Giannini. Nelle prime file anche Luigi Zanda e Piero Fassino.Tutti i presenti riconoscono la grande lezione dell'inventore di giornali e curioso di professione, scomparso a Roma giovedì a 98 anni.Mario Calabresi: "Pur novantenne, non era contro o preoccupato dalla tecnologia, era curioso di capire come potesse funzionare e come potessero cambiare le cose".C'è pure il messaggio del presidente francese Emmanuel Macron secondo il quale con la scomparsa di Scalfari la Francia ha perso un amico. E al termine un lungo caloroso applauso.Finisce la cerimonia laica di saluto al fondatore de "La Repubblica" e "l'Espresso" sulle note di Sentimental Journey.