"Per aumentare la sicurezza abbiamo montato degli strumenti molto sofisticati che permettono di capire quali movimenti possono esserci su tutto il fronte del saracco. Uno strumento rileva movimenti molto piccoli, il radar movimenti un po' più grandi. Abbiamo calcolato che nella parte più lontana potremmo avere fino ad un minuto di tempo per dare l'allarme". Mauro Gaddo, direttore dell'Ufficio Previsioni e Pianificazione della Provincia autonoma di Trento, illustra così le novità relative all'installazione di radar che potranno monitorare gli eventuali movimenti della porzione ancora a rischio crollo del ghiacciaio della Marmolada.video di Niccolò Lupone / Local Team