Chiavari (GE) - Furto da 250mila euro ad anziani in casa: arrestati zio e nipote (29.06.22)

2022-06-29 3

https://www.pupia.tv - Dalla Versilia raggiungevano la Liguria per mettere a segno truffe e furti. Ma la polizia, che ha ribattezzato l'operazione “Banda Bassotti”, è riuscita a fermare zio e nipote, che sono finiti in carcere. Lo scorso 15 giugno i due erano stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per i reati di furto aggravato in concorso, contraffazione di sigilli e possesso di distintivi contraffatti, poi convalidato dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Lucca.

Martedì 28 giugno i due, pluripregiudicati residenti nel Torinese, ma di fatto senza fissa dimora, per gli stessi reati sono stati sottoposti alla misura cautelare della custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Genova. Il fermo di polizia giudiziaria e l'emissione della successiva misura cautelare nascono a seguito di una minuziosa e serrata indagine iniziata a seguito di un furto commesso alla fine del mese di maggio in danno di una coppia di anziani chiavaresi.

I due malviventi hanno prima convinto con artifizi e inganno, millantando un problema legato ai lavori dell'acquedotto e vestiti uno come tecnico dell'acqua e l'altro come appartenente alle forze dell'ordine, i due novantenni a farli entrare in casa e poi a impossessarsi di una borsa contenente preziosi per un valore complessivo pari a 250/270mila euro.

L’attività investigativa ha consentito di stabilire che la base logistica da cui partiva e verso la quale tornava il furgone utilizzato dai due soggetti fosse collocata nella zona della Versilia. Grazie a un servizio di osservazione e appostamento nei pressi delle uscite dei caselli di Viareggio e Versilia, con l'ausilio di personale del commissariato di Viareggio e della polizia locale della stessa cittadina, servizio che ha consentito di intercettare il furgone con i due soggetti ricercati e dopo un breve inseguimento bloccarlo sull'Aurelia in direzione Marina di Pietrasanta.

A seguito della perquisizione del furgone sono stati rinvenuti e sequestrati, oltre alla moto utilizzata sia in occasione del furto avvenuto a Chiavari, sia in occasione di altri reati commessi in Liguria e Toscana, una serie di strumenti e oggetti utilizzati per commettere reati di tipo predatorio: un 'jammer' (apparato elettronico che può disturbale le trasmissioni radio, gsm e gps), vari strumenti professionali atti allo scasso, pettorine con la scritta 'polizia locale', tesserini della polizia locale con distintivi contraffatti, falsi tesserini di appartenenti alle Asl e di ispettore dell'acquedotto, perfette riproduzioni di targhe clonate, bombolette spray al peperoncino, materiale che assieme alla meticolosità degli accorgimenti/precauzioni adottati dai due uomini ne evidenzia la caratura criminale e la perfetta organizzazione delinquenziale. (29.06.22)