Inwit accelera sulla sostenibilità e su riduzione digital divide

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Roma, 26 mag. (askanews) - Con le sue quasi 23mila torri in tutto il territorio nazionale Inwit è la più grande società del settore in Italia. Il suo core business è legato alle infrastrutture a supporto degli operatori di comunicazione per la connessione mobile rispondendo alle esigenze di mercato legate all'evoluzione della tecnologia wireless che sta estendendo la copertura 5G ma la nuova società nata nel marzo del 2020 dalla fusione con Vodafone Towers sta cambiando significativamente profilo dimensionale e strategico. Inwit ha fatto della sostenibilità uno punti chiave del suo modello di business anticipando alcuni dei target che si era prefissa come di recente evidenziato nel secondo Report integrato, in un'ottica in cui sostenibilità va di pari passo con creazione di valore come sottolinea Michelangelo Suigo, direttore Relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità: "Le attività di sostenibilità sono iniziate per Inwit sostanzialmente nel momento in cui è nata la nuova Inwit, il 31 di marzo 2020, a seguito della fusione tra la Inwit originaria e la Vodafone Towers, ci siamo posti fortemente l'obiettivo di lavorare fortemente su target e obiettivi per garantire valore e crescita di valore sul medio e lungo periodo alla nostra azienda. A novembre 2020 abbiamo realizzato il nostro primo Piano di sostenibilità poi recentemente aggiornato nel febbraio del 2022 da parte del consiglio di amministrazione".Obiettivi tradotti in azioni concrete che hanno impresso una accelerazione sulla strada della sostenibilità per Inwit. "In primo luogo il raggiungimento dell'obiettivo della carbon neutrality che abbiamo recentemente anticipato al 2024, inizialmente posto al 2025, il raggiungimento anche di obiettivi di economia circolare. Poi anche sul piano dell'evoluzione del nostro business verso un business sempre più sostenibile abbiamo realizzato la prima torre interamente strutturata in legno in Italia".Sul fronte del digital divide Inwit con il suo sistema di infrastrutture è impegnata come abilitatore della digitalizzazione a supporto degli operatori mobili in un'ottica di inclusione di sempre maggiori aree del paese per ridurre i vari gap territoriali che si tramutano spesso anche in gap sociali."Mi piace ricordare anche un altro aspetto. L'inclusione sociale si raggiunge anche grazie a coperture dedicate in ambienti che necessitano di migliorare la connessione e la connettività. E parlo di opedali, di luoghi di cultura, di musei, di grandi buildings di aggregazione. Abbiamo già coperto oltre 30 ospedali, da ultimo abbiamo coperto tre musei. In occasione del G20 abbiamo coperto la nuovola di Fuksas, il centro congressi in cui si è tenuto il G20. Quindi diciamo che la contribuzione di Inwit alla riduzione del digital divide e alla digitalizzazione è una pietra miliare del nostro piano di sostenibilità ma anche del nostro piano industriale e in questo continuiamo nella nostra attività e nel nostro lavoro".