Roma, 24 mag. (askanews) - Aiutare i minori in difficoltà in contesti sociali o familiari difficili, regalandogli un posto in cui sognare, essere accolti e stimolati. E' il progetto "Facile Sognare" che dopo Milano, ha fatto tappa a Roma, presso la Ludoteca "La casetta delle Arti e dei Giochi" nel quartiere di Tor Sapienza, nel Municipio V, tra le casi popolari, gestita dalla cooperativa sociale Antropos.Un progetto realizzato da Facile Ristrutturare in collaborazione con Every child is My child, onlus presieduta da Anna Foglietta.L'attrice: "Noi siamo nati nel 2017 sostenendo progetti legati all'infanzia ma inizialmente ci siamo occupati soprattutto di bambini profughi; da un po' di anni ci stiamo occupando di progetti anche in Italia. La realtà di Antropos si sviluppa a Tor Sapienza, esistono da 25 anni e con 'Facile sognare' la nostra intenzione è ristrutturare un luogo simbolo di questo territorio, una ludoteca, per renderlo ancora più a misura di bimbo, già loro fanno un lavoro incredibile".Al momento ci sono circa 50 bambini che partecipano alle attività gratuite dedicate anche alle famiglie. Il vicepresidente della cooperativa sociale Antropos, Alessandro Telloni: "E' una grande opportunità per noi, perché ci permette di andare a ripristinare un immobile pubblico di cui paghiamo l'affitto, un bene destinato ai cittadini, con un servizio rivolto ai minori, gratuito e differenziato per fasce d'età".Ai lavori parteciperanno anche i bambini attraverso un workshop, in cui immagineranno come abbelire la Casetta, con l'artista Camilla Falsini che realizzerà con loro un murales. E dopo Milano e Roma "Facile sognare" arriverà a Napoli, con l'obiettivo di portarlo poi in altre città.Per Anna Foglietta è solo uno dei tanti progetti che sposa con Every child is My child, insieme a numerosi colleghi artisti. Anche in Ucraina, collaborando con l'associazione Soleterre che aiuta e sostiene i bambini malati oncologici."Abbiamo già realizzato un progetto con loro a sostegno delle famiglie affinché i bambini possano venire in Italia e proseguire le cure, adesso stiamo lavorando anche a un altro progetto per l'acquisto di materiale diagnostico per chi vive a Mariupol, in un ospedale oncologico; la cosa importante è indivuduare realtà serie a cui indirizzare il nostro sostegno".