Sei persone di Palermo e Bagheria, ai quali sono stati sequestrati beni per un valore di 2,5 milioni di euro, sono indagate con l'accusa di aver messo su un'attività per ricezione, trasporto, raccolta, smaltimento, trattamento e incendio di rifiuti misti derivanti da attività di demolizione e costruzione, provenienti da diversi cantieri edili del Palermitano e affidati per lo smaltimento a due imprenditori bagheresi, gestori di due distinte aree di smaltimento illecito di rifiuti a Bagheria.