È grande lo sconforto tra i membri del comitato promotore del referendum sulla depenalizzazione della coltivazione domestica della cannabis, dopo che la Corte Costituzionale ha giudicato inammissibile il quesito referendario a causa di alcuni presunti errori materiali nella formulazione dello stesso. "Il clamoroso errore è di Giuliano Amato. Non ha letto correttamente il combinato disposto dei commi della legge. Quella che ha dato è una notizia falsa", ha attaccato Marco Cappato. "Noi rivendichiamo il percorso fatto, non potevamo fare altro che così - ha aggiunto Antonella Soldo di Meglio Legale -. Le modalità scelte da Amato ci hanno sorpresi e feriti. Ha usato parole dure e fuorvianti. Non è vero quello che ha affermato". Di Francesco Giovannetti