Il Giorno della Memoria a Genova. Anna Foa: "La memoria è speranza"

2022-01-27 5

"Il mio ricordo più forte è non vedere le SS, scappate al mattino presto e i prigionieri armati che arrestavano i soldati tedeschi rimasti al campo e li facevano andare in un recinto con uno di noi di guardia che impediva che qualcuno potesse andarli a picchiare. I ricordi brutti li ho cancellati". Gilberto Salmoni, sopravvissuto al campo di Buchenwald, a margine delle celebrazioni per il Giorno della Memoria,  condivide con i giornalisti il ricordo legato al campo di sterminio.Una testimonianza che ha arricchito la celebrazione del Giorno della Memoria che si è tenuta a Palazzo Ducale. Momento centrale della celebrazione l'orazione della storica e scrittrice Anna Foa docente all'Università La Sapienza di Roma, membro dei comitati scientifici del Centro di documentazione ebraica contemporanea e del Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah, che ha ricordato il percorso che ha portato alla nascita di questa ricorrenza. "La giornata della memoria non è nata nel deserto - ha ricordato - ma è stata preceduta da libri, dibattiti, attività nelle scuole e letture. Questa è l'unica ricorrenza civile comune a tutti i paesi dell'unione europea per mostrare coi fatti i principi su cui si fonda l'Europa unita. Quello che quasi ottant'anni fa ci hanno insegnato le vittime innocenti, gli ebrei, i resistenti, i giusti che hanno salvato vite di ebrei e non ebrei. Sarebbe davvero un giorno grigio e triste quello in cui perdessimo questa memoria, memoria che serve ad evitare che quanto accaduto si ripeta. Memoria è speranza".Una giornata che non deve essere un "momento sterile di ricordo - ha spiegato il prefetto di Genova Renato Franceschelli - ma deve rinsaldare tutto quello che la giornata rappresenta soprattutto per i giovani". Un momento che aiuta proprio i giovani a focalizzare questa realtà storica perché, come ha ricordato l'assessore alla formazione della Regione Liguria, Ilaria Cavo "i ragazzi vengono colpiti da momenti di testimonianza come questi per dire che non ci si deve voltare dall'altra parte". "Non c'è futuro senza memoria - ha concluso il sindaco di Genova, Marco Bucci - e questo è il segnale che vogliamo mandare. Ricordare il passato in un momento come questo in cui costruiamo il piano per le future generazioni".Durante la cerimonia sono stati premiati gli studenti che hanno partecipato al concorso "I giovani ricordano la Shoah" e sono sono state consegnate sei Medaglie d'onore a familiari di deportati deceduti.(Videoservizio di Fabrizio Cerignale)