Palermo - Maxi deposito di merce illegale cinese in un condominio (27.12.21)

2021-12-27 5

https://www.pupia.tv - Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’intensificazione del controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale di Palermo in prossimità delle Festività, i Finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo hanno individuato un magazzino in uso ad imprenditore di etnia cinese non dichiarato alle autorità, contenente oltre 6 milioni di prodotti pronti per essere illecitamente commercializzati.

In particolare, a seguito di mirate attività di controllo economico del territorio, le pattuglie delle Fiamme Gialle, insospettite da un quotidiano traffico di veicoli commerciali in una strada privata, hanno individuato il magazzino, di un’estensione di quasi mille metri quadri, nascosto al piano interrato di un condominio sito in quartiere Oreto. I veicoli commerciali di interesse investigativo facevano giornalmente la spola tra il deposito ed un “bazar” per la rivendita al dettaglio sito in via Lincoln.

Raccolti tutti gli elementi, i Finanzieri hanno effettuato accesso presso il bazar all’interno del quale è stato rinvenuto un vero e proprio centro di stoccaggio di prodotti privi di certificazione di sicurezza o per i quali il legale rappresentate dell’impresa non aveva autorizzazione alla vendita.

Le attività ispettive, eseguite in concomitanza tra la rivendita e il magazzino, hanno permesso alle Fiamme Gialle di sottoporre a sequestro numerosi scatoloni con all’interno prodotti contraffatti di noti marchi tecnologici, prodotti da fumo di contrabbando, luminarie di natale prive di marcatura CE che ne certificasse la sicurezza per l’utilizzo, prodotti cosmetici scaduti nonché 58.000 mascherine chirurgiche accompagnate da false certificazioni, il tutto pronto per essere immesso in vendita ai cittadini palermitani.

Al termine delle attività l’imprenditore è stato denunciato a piede libero per reati di contrabbando, contraffazione e violazione delle norme sanitarie; allo stesso è stata altresì elevata una sanzione amministrativa pari a 63.000 euro per aver posto in vendita prodotti elettronici potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. (27.12.21)

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