Come abbiamo spiegato nelle precedenti pillole, alcuni anni fa dei geologi assoldati dal #Pentagono americano in cerca di terre piene di #litio, individuarono nella #Bolivia e nell'#Afghanistan le terre più ricche di quel minerale. Alcuni anni dopo in Bolivia fu tentato un colpo di #Stato. Il presidente Evo #Morales, che voleva mettere sotto il controllo del Governo le riserve di litio, fu destituito e costretto a rifugiarsi all'estero. Una nuova presidentessa fu imposta che aprì invece allo sfruttamento delle risorse alle grandi multinazionali.
Nel 2020 alle urne tutto è cambiato. Gli uomini di Morales hanno ripreso il #Governo e messo al sicuro il litio. La presidentessa filo-americana è stata invece arrestata. Rimaneva quindi l'Afghanistan, definita una delle potenziali potenze #minerarie al mondo, come riportato dal New York Times.
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"#L'Afghanistan può diventare l'Arabia Saudita del litio" dichiararono i ricercatori, che scoprirono l'enorme sacca di giacimenti #minerari valutata attorno ai mille miliardi di tonnellate. Si tratta di qualcosa di immenso e inedito.
"È un enorme potenziale" confermò anche Petraeus, comandante capo delle truppe USA in #Afghanistan. Da quel momento, parliamo del 2010, l'Afghanistan è diventato oggetto del contendere tra USA e Cina e tutto quello che sta accadendo ultimamente è stato ampiamente previsto e va inserito in quello specifico contesto. Chi metterà le mani su quelle risorse vincerà una delle battaglie decisive della nuova #GuerraFredda tra #Usa e #Cina.