Un minorenne pugliese è tra i quattro ragazzi identificati e accusati di vendere online Green Pass falsi. Gli utenti venivano attratti con messaggi del seguente tenore: "Ciao, ti spiego brevemente come funziona. Attraverso i dati che ci fornisci (nome e cognome, residenza, codice fiscale e data di nascita) una dottoressa nostra collaboratrice compila un certificato vaccinale e (quindi si, risulti realmente vaccinato per lo stato) e da li' in green pass". Le indagini sono scaturite da un monitoraggio della rete internet, attraverso il quale, gli specialisti della polizia postale sono riusciti ad individuare i canali di vendita e ad identificarne gli amministratori