"Il risultato dell'atletica è nella storia del Comitato Olimpico, dell'Italia e in assoluto delle Olimpiadi. Come capitalizzare? Continuando a fare questo lavoro, giorno dopo giorno, e facendolo fare a chi ha competenza". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della conferenza stampa di chiusura dei Giochi di Tokyo 2020. L'iatlia è ben considerata a livello internazionale. "Io credo che gli italiani in assoluto sono un popolo molto amato e simpatico agli altri, se poi come credo che sia, sono seri, leali, corretti e professionali, come ha dimostrato questa spedizione, siamo apposto", ha aggiunto il numero uno del Coni, sottolineando quanto abbia creduto a questi Giochi. "Io non ho mai avuto dubbi, ho sempre detto si faranno, saranno le più grandi olimpiadi di sempre, e nel caso dell'Italia sono state le migliori di sempre, perché ancora una volta hanno salvato il mondo olimpico, non mi risulta ci siano, a livello planetario, alternative al mondo olimpico per organizzare eventi sportivi".
Sui due momenti principali, a livello positivo e negativo, di questi Giochi, Malagò spiega: "Quando vinci una staffetta, significa che è la forza del paese e significa molto. Il rimpianto? Mi dispiace per la Alice Sotero perché il pentathlon è una gara massacrante, si svolge nel giro di poche ore. E' arrivata quarta, ma era seconda a pochi metri dall'arrivo. Una disciplina che esiste solo nel mondo olimpico in termini di forza e visibilità. Le ho detto di guardare avanti che a Parigi si va a prendere con gli interessi quello che si è perso qua", ha concluso Malagò.