“La navigabilità del Tevere è un progetto molto antico, la proposta è stata inserita all’interno delle progettualità sul Recovery. Sicuramente è una progettualità che porterebbe un nuovo sviluppo alla Capitale, noi dobbiamo investire su un turismo di qualità, un turismo sostenibile e la riqualificazione del Tevere non soltanto in termini di navigabilità ma in termini ad esempio di sicurezza idraulica, di manutenzione delle sue sponde, di qualità delle sue acque e anche di recupero ambientale di tutto quello che rappresenta l’ecosistema ambientale sul Tevere possono essere un volano per lo sviluppo dell’economia di Roma, del turismo di Roma, anche per la qualità della vita dei romani. Perché basta scendere sulle sponde del Tevere e non ci si trova più dentro una città piena anche molto spesso di caos, di smog, di cemento ma ci si trova in un Eden, che è appunto il mondo fluviale. La navigabilità può aiutare e questo è un investimento molto molto ingente, se verrà approvato potrà essere finanziato con i fondi del Recovery. In realtà questo progetto sta anche nelle ipotesi progettuali legate al Giubileo. È del tutto evidente che si tratta di un grande passo in avanti per la riscoperta del fiume”. Lo dice, all’Adnkronos, Maurizio Veloccia vicecapo di gabinetto della regione Lazio a proposito del progetto ‘Tevere navigabile’ che sarà finanziato con 300 mln del Recovery.