Cosa è successo davvero al dottor De Donno? Alcune domande sono lecite - Fusaro

2021-07-28 42

È con estrema mestizia che diamo notizia della morte avvenuta ieri del dottor #GiuseppeDeDonno. Fu primario di pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova e fu il primo, nel 2020, a iniziare le cure del #Covid attraverso le trasfusioni di #plasma iper-immune. Su molte testate si parla di un suicidio. La cura del Covid mediante le trasfusioni di plasma che aveva per primo lanciato nel 2020 era stata una terapia piuttosto controversa. La #terapia prevedeva l'infusione di sangue di contagiati da Coronavirus, opportunamente trattato in altri #pazienti infetti.
Il dottor #DeDonno aveva appena 54 anni e si era recentemente dimesso dall'ospedale di Mantova i primi giorni del 2021 per principiare, in data 5 luglio 2021, la nuova professione di medico di base a Porto Mantovano.
Secondo quanto apprendiamo da più giornali, non sono ad oggi chiare le circostante del suicidio e del ritrovamento del corpo, che sarebbe avvenuto ad opera di alcuni parenti dell'ex primario di Mantova.
Lascia una figlia e una moglie e ha ricevuto già molti attestati di cordoglio. Come spesso accade in questi casi credo sia del tutto lecito porre alcune domande e sollevare alcuni dubbi.
Che cosa è realmente accaduto al dottor De Donno, se si considera il fatto che egli era una persona benvista dall'ordine dominante, se si considera il fatto che lo stesso De Donno, in diverse occasioni, aveva parlato di intimidazioni e della volontà di zittirlo. Così leggiamo ad esempio su Ansa.it in data 5 giugno 2020: "Covid De Donno, vogliono zittirmi. Vogliono nascondere il #trattamentoalplasma, potevamo salvare vite".

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