L'Aquila - Operazione "Ultima legione" contro un gruppo di estrema destra (20.05.21)

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https://www.pupia.tv - Sono 25 le perquisizioni domiciliari che la polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica de L'Aquila, sta eseguendo in 18 diverse province nei confronti di altrettanti componenti dell'organizzazione di estrema destra «Ultima Legione» e della chat «Boia chi molla». L'attività delle forze dell'ordine ha portato ad accertare l'elevato grado «di fanatismo violento, intriso di xenofobia e nostalgie filonaziste».

Tra gli indagati i vertici di «Ultima legione» e vari suoi componenti di Milano e di altre città lombarde che in chat di Whatsapp e sulla piattaforma Vkontakte e Telegram avrebbero fatto apologia di fascismo. In Abruzzo attenzione puntata su un uomo della provincia di Chieti responsabile del centro sud di «Ultima Legione» e fondatore della chat «Boia chi molla» in cui viene usato un linguaggio xenofobo e antisemita.

Nell'inchiesta anche personaggi già condannati per apologia del fascismo. «I promotori o partecipi dei gruppi di discussione - secondo gli investigatori- hanno operato al fine di costituire una struttura politica di chiara ideologia fascista, utilizzando i citati circuiti quali mezzi di proselitismo e reclutamento di militanti».

Nelle attività di indagine sono impiegati i poliziotti del Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Interno, delle Digos di vari territori e nonché dei Compartimenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni competenti. Agli appartenenti ad «Ultima Legione» viene contestato il perseguimento di finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, con istigazione all'uso della violenza quale metodo di lotta politica e diffusione online di materiale che incita all'odio ed alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi. L'inchiesta è stata avviata nel gennaio 2019.

Ha fallito nel suo intento «perché non ha eliminato nessuno» e «avrebbe certamente fatto meglio lasciandoli tutti a terra». E' una delle frasi scovate dagli investigatori nella chat neonazista e antisemita «Boia chi molla» collegata con il sodalizio estremista «Ultima legione», che ha radici a Milano me che è diffusa in molte regioni. La frase in questione appartiene ad uno degli esponenti di spicco di «Ultima Legione», che vive in Liguria e modera, tra l'altro, i gruppi Whatsapp di Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. L'uomo si riferisce alla strage di matrice razzista compiuta da Luca Traini che il 3 febbraio 2018 a Macerata esplose numerosi colpi di pistola nel centro cittadino da una vettura in movimento, una Alfa Romeo 147 nera, ferendo sei extracomunitari con una Glock 17, pistola semiautomatica calibro 9 davanti. Nell'attacco, per cui è stato condannato in via definitiva, rimasero ferite sei immigrati di origine sub-sahariana con età compresa tra i 20 ed i 32 anni. (20.05.21)

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