Il ragionier Osvaldo Bisigato, modesto impiegato di banca, afflitto da una moglie, Gilda, oppressiva e rancorosa, che gli rinfaccia costantemente fallimenti e mancanza di ambizioni, crede di poter iniziare una nuova vita scappando con Milena Zulian, la giovane e bella cassiera del bar frequentato da tutta la comitiva, che ricambia il suo interesse. Ma, mentre il tradimento è tacitamente consentito, la separazione non è socialmente accettabile, (il divorzio all'epoca ancora non esisteva in Italia), e così l'intera cittadina si coalizza contro di lui: la cugina della moglie (l'influente Ippolita, moglie di Gasparini), gli stessi "amici" o presunti tali; il datore di lavoro, il parroco e persino il comandante dei carabinieri: tutti a costringerlo a tornare sui suoi passi e mantenere l'illusione della sacralità dell'unione coniugale. Don Schiavon convince Milena a lasciare la città e Bisigato, dopo un tentativo di suicidio fallito e un ricovero in clinica, rientra nei ranghi sottomesso e rassegnato.
Alda Cristofoletto, una giovane e bella ragazza di campagna (definita bianca come el late e dura come el marmo dal venditore di scarpe Lino Benedetti), arrivata in città per fare acquisti, non passa inosservata agli occhi di un gruppo di amici donnaioli, che uno dopo l'altro approfittano della sua disponibilità....