Qual è l’origine della parola “cattolico”? Perché la Chiesa “cattolica” si chiama così?
Il termine deriva dal greco e significa “universale”. Nel giro di pochi anni dalla morte di Gesù, la comunità cristiana è composta da persone di nazioni e strati sociali molto diversi. La Chiesa è dunque cattolica fin dall’inizio, anche se non è chiamata così in modo esplicito.
Il primo a usare questa parola per definire la Chiesa è S. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire vissuto tra I e II secolo, discepolo di S. Paolo e dell’evangelista Giovanni.
A partire dal IV-V secolo il termine “cattolico” accostato alla Chiesa diventa di uso comune. E assume anche un significato dottrinale: “cattolico” è colui che è fedele agli insegnamenti della Tradizione, a differenza di eretici e scismatici.
Le vicende storiche, politiche e religiose portano a una divisione all'interno della Chiesa. È il 1054, anno del "Grande scisma" che divide ancora oggi cattolici e ortodossi.
Nel XVI secolo due grandi fratture scuotono la Chiesa: la Riforma protestante di Martin Lutero e quella Anglicana del re Enrico VIII. Nascono la Chiesa protestante - che oggi raccoglie al suo interno altre chiese nate successivamente - e la Chiesa anglicana entrambe cristiane ma separate da Roma, la sede papale.
Oggi quando si parla di “Chiesa cattolica” si intende la Chiesa con a capo il Papa.