https://www.pupia.tv - I carabinieri della “Squadra Lupi” del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania hanno arrestato, nella flagranza, un 46enne di Palagonia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. La recrudescenza degli atti vandalici con i danneggiamenti alle spese dei coltivatori dell’area agrumicola del calatino, purtroppo ultimamente registratasi con gravi ripercussioni sull’economia locale, ha reso necessaria l’intensificazione dei conseguenziali servizi preventivi in ottemperanza delle disposizioni prefettizie.
Anche la Squadra Lupi, pertanto, è stata incaricata di pattugliare quelle zone per infrenare il fenomeno delinquenziale, plasmando le proprie caratteristiche d’intervento operativo a quel contesto ma evidentemente, in questo caso, la loro specifica esperienza nel contrasto ai reati di droga ha fatto centro. Una pattuglia dei Lupi infatti, mentre percorreva la strada statale 417 in località Contrada di Guarni del comune di Ramacca, ha notato una Fiat Grande Punto fuoriuscire da una stradina sterrata il cui guidatore però, prima d’immettersi nella circolazione, ha temporeggiato guardandosi intorno più volte. L’atteggiamento guardingo non è sfuggito all’occhio esperiente dei militari che hanno fermato l’autovettura per identificarne il conducente il quale, manco a dirlo, sin da subito ha mostrato quegli inequivocabili segnali di tensione emotiva immediatamente da loro percepiti.
Il controllo approfondito dell’autovettura, mediante l’esecuzione di una perquisizione, ha presto svelato il motivo di cotanto stress infatti, occultata sotto il tappetino anteriore del passeggero, hanno rinvenuto una busta di cellophane contenente 640 grammi di cocaina solida. Il possesso del considerevole quantitativo di droga ha fatto ovviamente presumere ai militari che l’uomo fosse un “corriere” e che, ragionevolmente, potesse ulteriormente detenerne. Il 46enne alle specifiche domande dei militari rivoltegli nell’immediatezza, avendo compreso di dover alleviare il già pesante fardello giudiziario che gli si prospetta davanti, ha indicato loro un casolare poco distante adibito a deposito di attrezzi agricoli dove, all’interno di un contenitore di plastica per la conservazione del concime, hanno rinvenuto una busta con ulteriori 390 grammi della stessa sostanza stupefacente.
Si stima che, con il quantitativo di droga sequestrata, si sarebbero potute ricavare oltre 5mila dosi che, piazzate al dettaglio, avrebbero potuto fruttare con la vendita al minuto circa 150mila euro. L’arrestato è stato condotto nel carcere di Caltagirone in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria. (05.05.20)