La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, autoriciclaggio e detenzione abusiva di armi. L'operazione, denominata "Charun", ha permesso di disarticolare un sodalizio, organizzato piramidalmente, dedito allo spaccio, sia nella Capitale che a Frosinone. Le indagini hanno avuto origine dagli accertamenti patrimoniali sviluppati in un più ampio contesto criminale, nell'ambito del quale è emersa la figura di un pregiudicato 58enne, di Fondi (Latina), arrestato nel settembre 2017 dai finanzieri dopo un mese di latitanza. Le attività investigative, svolte da militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria, hanno consentito di appurare come l'uomo, beneficiando della "detenzione terapeutica" presso una comunità di recupero di Roma, tra il febbraio 2016 e maggio 2017 avesse trasformato il cortile della struttura nel quartier generale dell'organizzazione, dove veniva gestito il giro d'affari. Nella zona di Casal Bruciato, in un'autorimessa presa in locazione, è stato inoltre individuato il covo del gruppo, dove venivano occultati ingenti quantitativi di hashish e cocaina, armi e una dettagliata contabilità dei traffici illeciti.