Luigi Di Maio Ritorno Al Voto, Con Salvini Berlusconi Renzi, ritorno al voto tra coalizione centro destra sinistra cinque stelle. Grillo: “Entusiasmo di Luigi Di Maio propagandato come bramosia potere e la sinistra frou frou si sente superiore. Pd e FI? Parassiti” Politica Il garante dei 5 stelle interviene dopo che si è chiuso il fronte delle trattative con i democratici. Difende il capo politico dei 5 stelle e attacca i partiti tradizionali. Ai democratici dice che si sentono depositari di "un’improbabile supremazia intellettuale, ridicola, figlia di accordi con quello che hanno sempre chiamato Caimano" Pd e Forza Italia come parassiti, la “sinistra frou frou” che si sente superiore e l’entusiasmo di Luigi Di Maio considerato dagli altri “bramosia di potere”. Chiuso il fronte con il Pd-M5s, torna a parlare anche Beppe Grillo. Che esce dal silenzio con un post sul blog personale che difende le scelte del Capo politico dei 5 stelle e attacca i partiti tradizionali. “L’entusiasmo di Luigi viene propagandato come fosse bramosia di potere e la sinistra frou frou gioca la carta di un’improbabile supremazia intellettuale, ridicola, figlia di accordi con quello che hanno sempre chiamato Caimano. E’ la perfezione del parassita: cerca nutrimento dalle stesse forze che lo hanno sconfitto. Il Pd e FI in agiscono con una sincronia perfetta: quando si tratta di sopravvivere tramite il camuffamento sono efficientissimi”.
In queste settimane il garante M5s è in giro per il suo tour come comico e ha evitato di esporsi direttamente sulle trattative portate avanti dai 5 stelle. Oggi, poco dopo l’annuncio di Di Maio che chiede il ritorno al voto, ha deciso di esporsi nuovamente spiegando, dal suo punto di vista, la necessità di cercare un’intesa, almeno tentare, con le altre forze politiche: “E’ una cosa che dobbiamo al Paese, il tentativo di incontrarci su dei temi con questi personaggi, escludendo quelli assolutamente impossibili. Il Pd e l’accozzaglia che attende il cedimento strutturale del suo garante, Berlusconi, credono davvero che vogliamo allearci con loro? Oppure sono i media, ed è la gente a crederlo? Ma non è quello che pensiamo noi, confondere un accordo su dei temi con un’alleanza è come confondere un contratto d’affetto con l’amicizia“. Ma ha aggiunto: “Non sta certo a noi far dimenticare agli italiani quello che è stato fatto al paese negli ultimi 25 anni, non troveranno mai nel nostro entusiasmo il pretesto per continuare a nausearci. La democrazia non è un fenomeno che dura il tempo di una tornata elettorale: loro sperano che la gente lo dimentichi, noi non lo faremo”. Quindi per Grillo siamo di fronte a uno “stallo apparente”: “Il 4 marzo un terzo degli elettori ha visto nel Movimento la speranza concreta che il Paese potesse cambiare; il ribaltamento delle proporzioni nel centrodestra e la nanizzazione del Pd sono stati gli altri due segnali inequivocabili. Stiamo vivendo uno stallo soltanto apparente, è soltanto il lavorio dei vecchi partiti.