La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di fermo, emesso dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 13 soggetti accusati, a vario titolo, di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Le Fiamme Gialle hanno inoltre eseguito, nelle province di Palermo e Trapani, numerose perquisizioni presso le abitazioni del sodalizio, nell'ambito del quale operavano anche alcuni estremisti islamici. L'operazione, denominata "Scorpion Fish 2", eseguita dai Finanzieri del Nucleo di PT di Palermo e della Compagnia di Marsala, ha permesso di sgominare un'organizzazione criminale transnazionale composta da tunisini, italiani e marocchini, in cui ogni membro rivestiva un ruolo ben preciso. L'associazione, capeggiata da pregiudicati tunisini, operava mediante trasporti veloci, per i quali utilizzava gommoni carenati con potenti motori fuoribordo ed esperti scafisti, nel braccio di mare tra Nabeul e Trapani. Ogni viaggio, per il quale venivano imbarcate 10-15 persone, con costi pro-capite tra 3.000 e 5.000 euro, prevedeva anche il trasporto di sigarette di contrabbando. Nel corso dell'indagine, prosecuzione di quella che la scorsa estate aveva portato a 17 arresti, è stato possibile ricostruire analiticamente tre traversate e sequestrare oltre 4 quintali di "bionde".