La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito tre decreti di sequestri beni, emessi dalla Sezione Mp del Tribunale di Catania su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico dei vertici del clan "Morabito", articolazione della famiglia mafiosa catanese "Santapaola-Ercolano". Le misure di prevenzione riguardano beni mobili e immobili e aziende riconducibili ai fratelli Angelo, Antonino e Rocco Morabito, pluripregiudicati e già destinatari della misura della sorveglianza speciale. Sulla base delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Cristaudo, cognato di Angelo Morabito, sono stati avviati approfonditi accertamenti reddituali e patrimoniali nei confronti del nucleo familiare. Il valore dei beni sequestrati dalla Dia di Catania ai fratelli Morabito è stato complessivamente stimato in 5 milioni di euro. Fra i beni spicca il motopesca "Fortunata", ormeggiato al porto di Ognina, già sequestrato nel maggio del 2013 nel corso di un'operazione nel Canale d'Otranto, finalizzata a contrastare il traffico di droga tra i Balcani e le organizzazioni mafiose pugliesi e siciliane. Gli altri provvedimenti di sequestro riguardano 9 fabbricati, di cui uno adibito a stalla con annesso terreno, siti rispettivamente, sette nel quartiere Picanello del capoluogo etneo e due nel comune di Mascali, una tabaccheria, una sala giochi, una società di pesca, nove beni mobili e numerosi rapporti bancari e postali.