La rivolta dei commercianti decapita il clan di Borgo Vecchio a Palermo e rivela un giro di estorsioni che coinvolgeva praticamente tutti. Diciotto commercianti hanno ammesso di avere dovuto pagare il pizzo. Per gli altri si profila l’iscrizione nel registro degli indagati per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra.
Il clan mafioso di Borgo Vecchio avrebbe utilizzato persino un ragazzino di sedici anni per riscuotere i soldi dalle vittime delle estorsioni.
‘Fioraio 300’, ‘Occhiali 200’, ‘Esso Porto 400’, Sono soltanto alcune delle voci del ‘libro mastro’ trovato dai carabinieri che ha portato all’arresto di 17 persone.
A raccontare i retroscena del pagamento del pizzo è stato il pentito di mafia Giuseppe Tantillo, che è stato rinnegato dalla famiglia dopo che si era sparsa la notizia della sua collaborazione.