La Russia pone il veto al progetto di risoluzione presentato dagli Usa in Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per prolungare di un anno l’inchiesta sull’uso delle armi chimiche in Siria.
L’attuale mandato agli esperti dell’Onu e dell’Organizzazione per il divieto delle armi chimiche scade il prossimo 17 novembre.
L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vassily Nebenzia: “Questa risoluzione punta ancora una volta a stigmatizzare e disonorare la Russia. Ma vorrei essere del tutto chiaro: la decisione di oggi non avrà assolutamente alcun impatto sul futuro del Joint Investigative Mechanism (JIM) e sul suo funzionamento fino al 17 novembre, data fino alla quale continuerà ad operare”.
Michele Sison, vice ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite: “Gli Stati Uniti esprimono profondo rammarico per il fatto che un membro di questo Consiglio abbia votato il testo anteponendo il calcolo politico alle miserie inflitte ai civili siriani che hanno sofferto e sono morti a causa dell’impiego di armi chimiche” ha detto.
Gli esperti devono consegnare questo giovedì al Consiglio di Sicurezza un rapporto sull’attacco al gas Sarin avvenuto il 4 aprile a Khan Sheikhoun, nella provincia di Idlib. Attacco costato la vita ad almeno 87 persone tra cui numerose donne e bambini. La Russia, accusata di coprire i crimini del regime siriano di Bashar Al-Assad, sostiene che l’incidente sarebbe stato causato da un’esplosione a terra e non da un attacco dell’aviazione siriana.