Il campo profughi dell’isola greca di Samo è stracolmo, ecco perché molti migranti hanno installato le proprie tende sulle colline.
Oggi un centinaio di loro è andato al porto per partecipare a una manifestazione di “Samos Sos”. Cittadini e migranti accusano il governo di averli abbandonati.
Maher è siriano, anche lui è intervenuto durante la protesta: “Qui non c‘è umanità. L’acqua non basta, ci danno soltanto una bottiglia al giorno. Non basta a nessun essere umano. Anche il cibo scarseggia. Non ci danno le tende, non ne hanno. Dicono, “non ci interessa, anda te a dormire per strada”. Il campo può accogliere 750 rifugiati, ma ora ce ne sono 4000”.
Secondo il governo e l’Onu i migranti a Samo sono circa 2500, la metà degli abitanti. Diverso il dato, non verificabile, di “Samos Sos”, organizzazione nata due anni fa che teme la trasformazione di Samo in isola di rifugiati.
“Sta arrivando l’inverno e le condizioni meteorologiche renderanno la vita più dura” dice Marianthi Mpertou, membro di Samos Sos. “Come si possono lasciare 5000 persone al freddo, nelle tende?È così che volete mostrare di occuparvene? Noi vogliamo che i rifugiati lascino l’isola, non vogliamo che restino bloccati qui”.
Samos Sos, che è sostenuta anche dalla chiesa, è formata da razzisti sostenitori di Alba Dorata secondo alcune ong e secondo alcuni abitanti.
Apostolos Staikos, euronews: “Negli ultimi due anni e mezzo, gli isolani hanno accolto e si sono presi cura di migliaia di rifugiati arrivati attraverso la Turchia. Ma alcuni abitanti sostengono che l’isola non possa accettare altri migranti e che questi ultimi a Samo non abbiano futuro”.