Con le dovute distinzioni, ma sembra proprio che l’inquinamento atmosferico uccida quasi come una guerra. E’ quanto emerge dai dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente secondo i quali proprio l’Italia detiene un triste primato, quello del maggior numero di morti dovuti allo smog in tutta l’Unione Europea. Secondo i dati raccolti dal 2014 nel nostro Paese sono oltre 80mila i decessi dovuti alla pessima qualità dell’aria. La maggior parte a causa del particolato, il PM 10 o 2,5, gli altri per colpa delle alte concentrazioni del diossido di azoto o dell’ozono a livello del suolo.
Insomma, nella speciale classifica dei paesi con l’aria peggiore, l’Italia con il primo posto veste una inesorabile maglia nera, seguita dalla Germania, il Regno Unito, la Polonia e via via altri Paesi per un totale di 428mila decessi prematuri in 41 Paesi europei. Dati rilevati grazie ad un’analisi aggiornata basata su dati provenienti da più di 2.500 stazioni di monitoraggio in tutta l’Unione.
Nel Report esiste anche un altro dato abbastanza inquietante e riguarda le ore di vita perse ogni anno dagli abitanti italiani a causa dei tre fattori inquinanti e si tratta di quasi due milioni di ore. Il tutto anche con notevoli impatti economici. Aumentati, infatti, anche i costi medici, diminuita la produttività dei lavoratori e danneggiato ovviamente l’ambiente.