Decine di migliaia persone hanno partecipato alla giornata di mobilitazione del pubblico impiego contro le riforme del settore annunciate dal presidente Emmanuel Macron; riforme che riducono il potere d’acquisto dei lavoratori e prevedono di cancellare oltre 100.000 posti nella pubblica amministrazione.
A Parigi hanno manifestato in 45.000, secondo la Cgt e 26.000 secondo la questura. Su scala nazionale il sindacato parla di 400.000 persone scese in piazza.
“Siamo qui per chiedere al governo di cambiare i suoi progetti sul potere d’acquisto dei dipendenti pubblici”, dice Bernadette Croizon, leader del sindacato Federazione Sindacale Unitaria, prima organizzazione sindacale degli insegnanti. “Il governo ha preso a ripetizione misure negative sin dall’inizio del mandato. Non c‘è settore colpito come quello dei dipendenti pubblici sin dall’arrivo di Macron, congelando gli indici, tagliando le protezioni in caso di malattia, e pianificando il taglio di 120.000 posti”.
La mobilitazione di oggi – alla quale hanno aderito otto sindacati, un fatto che non accadeva da tempo – si aggiunge alle nutrite manifestazioni delle scorse settimane contro la politica economica dell’Eliseo.