Un tribunale giapponese ha condannato il governo di Tokyo e il gestore della centrale nucleare di Fukushima, la compagnia energetica Tepco a pagare i danni ai cittadini coinvolti nell’incidente del marzo 2011.
La decisione della corte distrettuale prevede un pagamento di 500 milioni di yen, l’equivalente di 3,7 milioni di euro, a favore di 3800 persone.
Si tratta della terza sentenza contro la Tepco. Nei due precedenti casi i querelanti erano cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni; stavolta l’80% delle persone che si sono costituite parte civile sono rimaste a vivere negli stessi luoghi.
Intanto, un nuovo studio segnala un alto livello di contaminazione radioattiva sulle coste nel raggio ci cento chilometri dal sito. Secondo gli esperti, le nappe freatiche e le sabbie lungo le spiagge avrebbero esteso la contaminazione fino all’oceano.