Il referendum catalano divide le famiglie: marito cacciato di casa dalla moglie indipendentista

2017-10-09 46

“La mia famiglia mi ha cacciato di casa. Mia moglie mi ha chiesto di andarmene e lo stesso hanno fatto i miei figli. Cosa faccio qui?”

Se lo chiede in lacrime Gustavo Gomez, colombiano sposato a Montserrat Armisen ma in crisi coniugale per via della questione indipendentista catalana. Un argomento che sta lacerando ideologicamente non solo la Spagna, ma anche amicizie e interi nuclei familiari. Questa video intervista girata da Reuters a Barcellona ne è la prova.





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“Perché mi chiami fascista?” “Te lo stai inventando” “Ah sì? E nessuno mi ha cacciato di casa?” “Quello che ho detto è semplicemente: se non sei d’accordo, cosa fai qui? E’ quello che hanno detto anche Jordi e Nicolas. Cosa fai qui, papà, se non ti piace?”

Mentre i politici catalani si preparano a dichiarare l’indipendenza in maniera unilaterale (annuncio previsto ora per il 10 ottobre), la situazione di stallo politico e di nervosa attesa sta creando attrito tra chi è favorevole all’indipendenza, chi è favorevole al diritto dei catalani di esprimersi ma non alla secessione e chi, invece, sostiene l’unità della Spagna senza se e senza ma.

Armisen e i due figli Jordi e Nicholas appartengono al primo gruppo. La donna sostiene che il marito non abbia nessun rispetto per l’opionione sua e dei ragazzi. Nata a Barcellona da genitori catalani, la sua famiglia si è trasferita in Colombia durante la dittatura di Franco e lì ha conosciuto il futuro marito, Gomez. Vivono in Catalogna da 10 anni.

La ricca regione al nord-est della Spagna ha votato lo scorso 1 ottobre in favore dell’indipendenza con maggioranza bulgara delle preferenze ma un’affluenza del 42%.

“Il governo catalano ha sempre dato più soldi allo Stato , è una provincia con più imprese e ha contribuito in modo maggiore alla crescita del Paese”, sostiene Armisen nel video. “Quindi ci è sempre stata questa sensazione che non ci piace, siamo stati per molti anni il motore economico della Spagna, perciò la questione dell’indipendenza è qualcosa che ci meritiamo e siamo sicuri di ottenere. Possiamo farcela da soli”.

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“Non credo che la Spagna, come Paese, come una Nazione, permetterà una perdita di territorio solo perché .. reagiranno, se l’indipendenza viene dichiarata unilateralmente, la Spagna reagirà”, le ribatte il marito. “Purtroppo se viene utilizzato l’esercito o la polizia, queste due forze non usano certo “le maniere dolci” come i Mossos D’Esquadra. [...] Tutto quello che è stato fatto è completamente illegale, secondo me. Un politico che infrange la legge oggi la infrangerà anche domani”.

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