Fuggito dalla Siria Najib sogna di diventare un atleta paralimpico. Assieme ai genitori questo tredicenne, rimasto semiparalizzato
a causa di una bomba che ha colpito ha sua casa a Homs, ha ottenuto asilo in Grecia.
Ora è impegnato in un progetto per i rifugiati disabili gestito dal comitato paralimpico ellenico e dall’Alto Commissariato Onu per i rifugiati.
“Stavamo andando nel seminterrato quando una bomba ha colpito il secondo piano e io sono rimasto ferito”, racconta Najib Alhaj Ali.
“Prima che iniziasse gli allenamenti Najib aveva male dappertutto – dice Talal Alhaj Ali, papà di Najib – era molto stanco. Appena ha cominciato ad allenarsi è tornato a essere molto attivo”.
“Sua madre mi ha raccontato che da quando ha cominciato a dedicarsi a quest’attività la sua mente è concentrata soltanto su questo, fa grandi ragionamenti sul suo futuro sportivo”, racconta Vasilis Kalyvas, allenatore del comitato paralimpico greco. “Per loro è un’opportunità per cominciare a uscire da un’esperienza traumatica”.