Quelle che vedete sono le immagini che le forze dell’ordine hanno girato avvicinandosi all’hotel Mandalay bay di Las Vegas domenica sera mentre Stephen Paddock, fino al giorno prima un insospettabile pensionato del Nevada, sparava dalla finestra dell’ albergo sugli spettatori di un concerto: 58 morti e 500 feriti.
‘Perché ha ucciso?’, l’interrogativo che ancora non ha risposta e forse mai l’avrà, ma intanto gli inquirenti setacciano gli ultimi giorni dell’assassino; emerge che l’uomo aveva versanto 100mila dollari su un conto bancario nelle Filippine e che ne aveva scommessi 160mila in diversi casinò nelle ultime settimane. Era ricco e figlio di un uomo pericoloso: carcerato per rapine, psicopatico.
La compagna Marilou Danley, australiana con radici filippine, all’atto della sparatoria si trovava nel Paese d’origine. È tornata dalle Filippine martedì, scortata all’aeroporto di Los Angeles, è stata subito sentita dall’FBI: gli inquirenti credono che possa rivelare informazioni interessanti tanto più che il suo fidanzato-assassino era un estraneo per la maggior parte dei suoi vicini: introverso, a tratti scontroso, solitario come solitaria sembra essere la strage che ha perpetrato senza complici se non quelle 23 armi che aveva portato nell’hotel, chiuse in 10 valigie, ed era solo una parte dell’arsenale che teneva in casa.