Columbine, Sandy Hook, Virginia Tech, Orlando. E ora Las Vegas. Nella storia degli Stati Uniti sono più gli americani uccisi dal colpo di un’arma da fuoco della somma di tutti gli americani uccisi in tutte le guerre a partire dalla Rivoluzione Americana. Eppure nulla viene fatto per imporre regole più rigide nell’uso di pistole, mitra, fucili.
L’ex-Presidente Barack Obama – che si è battuto in vano per far passare una legge in merito al Congresso – ha espresso la vicinanza alle famiglie delle vittime tornando ad insistere su una tragedia definita senza senso.
Più esplicita Hillary Clinton che ha lanciato un appello affinchè la politica si contrapponga all’NRA, National Rifle Association, la potente lobby statunitense delle armi.
“È molto facile per la Signora Clinton parlare ora, criticare” ha detto in conferenza stampa la portavoce della Casa Bianca Sarah Huckabee Sanders. “Ma credo non si debba dimenticare che la sola persona con le mani sporche di sangue è l’autore della strage. E non è questo il momento di fare accuse a singoli o ad organizzazioni”.
In un vero e proprio “sermone” alla Nazione, Donald Trump si è limitato a parlare del gesto “diabolico” dell’autore della strage, dell’intervento “miracolosamente rapido” dei soccorsi ed ha invocato “la grazia di Dio”. Parole che hanno scatenato la polemica sul web e alle quali ha risposto – per bocca del marito Mark Kelly – l’ex-deputata dell’Arizona Gabrielle Giffords, vittima nel 2011 della sparatoria di Tucson.
“Nonostante l’insensata e letale violenza legata alle armi da fuoco nel nostro Paese, nonostante un’epidemia di suicidi che si potrebbe evitare, nonostante i bambini che s’ammazzano tra di loro o ammazzano i loro genitori, il Congresso non ha ancora fatto nulla, assolutamente nulla. Paradossalmente il Congresso è invece impegnato su un testo che renderà più blanda la legge sul possesso di armi a fuoco” ha detto Kelly in conferenza stampa davanti al Congresso degli Stati Uniti accanto alla moglie.