Ancora lontani da un accordo che possa avviare la seconda fase del negoziato sulla Brexit, quella sulle future relazioni commerciali fra Unione Europea e Regno Unito. È la valutazione del negoziatore europeo Michel Barnier che comunque
giudica positivo il discorso di Theresa May a Firenze nel quale è stata ribadita la richiesta di un periodo di transizione di due anni.
Diritti dei cittadini europei, confini con l’Irlanda, le somme dovute da Londra a Bruxelles sono le questioni prioritarie.
Per il negoziatore britannico David Davis invece dopo quattro round di negoziati ci sono “progressi considerevoli sulla maggiore sicurezza per i cittadini e le imprese, le garanzie per i partner dell’Unione Europea sugli obblighi finanziari reciproci e un accordo su alcuni principi chiave per quanto riguarda l’Irlanda del Nord e l’Irlanda”.
“Trovo positivo che il discorso di Theresa May abbia sbloccato una situazione e abbia infuso una nuova dinamica a questi negoziati”, è stato il commento di Barnier. Siamo ancora lontani dal raggiungere il momento – occorrerano diverse settimane e mesi – nel quale potremo contastare dei progressi sufficienti sui principi di questo ritiro ordinato”.
Difficile che l’intesa sui temi prioritari venga raggiunta entro il prossimo summit europeo di fine ottobre. Resta in particolare il disaccordo sul ruolo della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella garanzia dei diritti degli europei residenti nel Regno Unito.