Oltre 38 miliardi di pesos, l’equivalente di 2 miliardi e 100 milioni di dollari. È questo il costo stimato per la ricostruzione dopo la sequenza di terremoti che in Messico potrebbe aver causato, secondo le previsioni delle autorità, almeno 400 morti. Il Presidente messicano Enrique Peña Nieto è intervenuto con un messaggio diffuso dalla televisione di Stato per fornire l’ordine delle priorità nel pieno della crisi.
“Continueremo con le operazioni di ricerca e salvataggio e, laddove sia possibile, entreremo nella fase di ricostruzione. Negli Stati daremo un sostegno diretto alle famiglie con mezzi e materiali per riparare i danni pareziali o per la costruzione di una nuova abitazione” ha detto Peña Nieto.
Secondo i dati ufficiali i terremoti del 7, 19 e 23 settembre hanno causato il maggior numero di morti a Città del Messico, con almeno 186 vittime. Gli Stati più colpiti sono poi quelli di Morelos, Puebla, Messico, Guerreo e Oaxaca. La classe dirigente messicana è sotto il fuoco incrociato delle critiche per la gestione della crisi.