L’Irlanda organizzerà un referendum sulla legalizzazione dell’aborto entro giugno 2018. Dublino, dopo il sì ai matrimoni omosessuali, cerca di fare un altro passo verso la conquista dei diritti civili.
In Irlanda l’aborto oggi è punito con una pena fino a 14 anni di carcere se la vita della donna non è in pericolo.
“Siamo preoccupati che i politici possano proporre un quesito referendario che consentirebbe l’aborto solo in alcuni casi: ad esempio solo nei casi di stupro o di anomalie del feto – spiega Clare Lanigan, portavoce della campagna pro aborto – Non dobbiamo supporre che solo perché abbiamo ottenuto il referendum la lotta sia finita. Sotto tanti aspetti, è solo inizio”.
L’annuncio del governo arriva alla vigilia Giornata mondiale per l’aborto libero e sicuro. In altri Paesi dove questo diritto è garantito, in Italia ad esempio, i medici obiettori di coscienza sono il 70% e i movimenti femministi scenderanno in piazza per denunciare i viaggi della speranza delle donne che sono costrette ad abortire fuori dalla loro regione o addirittura all’estero.