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2017-09-17 7

I dati sensibili e la privatezza sull'orientamento religioso


Non ne vedo il motivo. L’appartenenza ad un credo dovrebbe essere uno stemma, un sigillo, un vanto e una destinazione.
Ovviamente, quando parlo di religione, mi riferisco non ad un culto capitanato da un sicario che da la caccia agli infedeli per ucciderli ed estinguerne la razza, ma ad un culto che renda onore ad un Dio lento all’ira e grande nell’amore.
La portata del credo cristiano sarebbe una vampa se si potesse percorrerlo anche in parte.


Però siamo tiepidi e privi di forma.
è molto comodo


tenere la spiritualità distante dalla vita concreta, che si tratti di sfera lavorativa, sociale, affettiva e dal contesto ordinario di azione
in modo che non disturbi
non venga Dio a comprometterci.
ad imparentarsi troppo, con la sua gioia e la sua croce, al nostro affare di vivere.


non capisco perchè l'orientamento religioso sia inserito tra i dati sensibili protetti dalle leggi sulla riservatezza
la spiritualità non è un fatto privato visto che essa rigaurda profondamente le nostre interazioni con gli altri.E dovrebbe addirittura disporne
Quante truffe riceve Dio da parte nostra. Preso al bisogno e poi sommerso;preso e ripreso dal cantuccio di gelo, a nostro piacimento.
Come un trastullo rimesso nel baule quando non ci va di mostrarlo in giro.
Sul nostro corpo, deve essere visibile il suo amore.
Mi angustia pensare, di quanta ipocrisia siamo capaci.