Re Felipe di Spagna corre in soccorso del governo di Madrid e conferma di essere contrario al referendum per l’indipendenza della Catalogna del primo ottobre. La consultazione, convocata dal presidente catalano, è stata dichiarata “illegale” da Rajoy.
“Sono sicuro che i diritti di tutti gli Spagnoli saranno tutelati, di fronte a coloro che si situano al di fuori della legalità costituzionale. La costituzione prevarrà su qualsiasi attacco contro la convivenza e la democrazia, che è stata e sarà alla base della nostra vita in comune e della nostra libertà, pilastro della nostra adesione all’Unione Europea”, ha detto Felipe di Borbone. Il braccio di ferro tra Madrid e Barcelona continua. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha ribadito che il governo farà di tutto per impedire il referendum e rispettare l’ordine costituzionale.
“Voglio dire che la Costituzione non è un testo immutabile, ma tutte le costituzioni sono nate con la vocazione di essere permanenti. Come quella francese del 1958, tedesca nel 1949, italiana del 1947 e degli Stati Uniti del 1787”, ha il detto il premier Mariano Rajoy.
La procura dello Stato spagnolo ha, intanto, indagato circa 700 sindaci catalani, su 948, che si sono schierati a favore del referendum di autodeterminazione.