Poca cosa in confronto a quel che dovrà accadere. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump liquida così le nuove sanzioni adottate all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro il programma nucleare della Corea del Nord. Formulando l’implicita minaccia contro Pyongyang, Trump conferma la posizione dura della Casa Bianca.
“Siamo convinti che sia solo un altro piccolo passo, poca cosa. Non so se avranno alcun impatto, certamente è stato un bene avere l’unanimità dei Quindici. Ma queste sanzioni non sono nulla in confronto con quel che alla fine dovrà succedere” ha detto il Capo della Casa Bianca.
Parole all’acqua di rose se comparate con le dichiarazioni che l’ambasciatore nordcoreano alle Nazioni Unite Han Tae Song ha pronunciato a Ginevra:
“Alla fine il regime di Washington ha scelto il confronto politico, economico e militare. La Corea del Nord è pronta a ricorrere a qualsiasi mezzo. I prossimi passi della Corea del Nord arrecheranno agli Stati Uniti le peggiori sofferenze che abbiano mai provato nella loro storia”.
La risoluzione del Consiglio di Sicurezza votata martedì con l’appoggio di Russia e Cina è una versione edulcorata rispetto alle intenzioni americane. Colpisce in particolare il settore delle esportazioni tessili della Corea del Nord e le importazioni di idrocarburi. Due settori nei quali tuttavia il regime di Kim Jong-un intrattiene un legame a doppio filo con Pechino. Fatto che mina alla base l’effettivo potenziale delle restrizioni.