Il bastone e la carota. È questa la politica del governo venezuelano che da un lato promette dialogo e invita l’opposizione a non boicottare le prossime elezioni amministrative regionali di dicembre. Dall’altro destituisce e condanna i sindaci dell’oppsoizione. Sono almeno otto i leader di amministrazioni anche abbastanza importanti come Ramon Muchacho sindaco del centralissimo municipio di Chacao a caracas inseguiti da ordini di cattura:
Ramon Muchacho, sindaco Chacao: “Qualche ora fa il tribunale supremo, in modo antidemocratico e illegale, ha pronunciato una sentenza a mio carico e ordinato il mio arresto. Sono perseguitato per fare il mio lavoro e garantire il diritto a proteste pacifiche a Chacao”.
Un altro sindaco David Smolansky, della municipalità di El Hatillo: “A questa velocità ben presto non ci saranno più sindaci dell’opposizione nel paese. Io resto un servitore pubblico per vocazione e convinzione e la mia volontà di garantire le libertà in Venezuela resta intatta. Il Venezuela vuole giustizia, libertà e democrazia. Chiedo ai miei concittadini di difendere il municipio”.
Il discusso tribunale supremo è guidato da Maikol Moreno, condannato in passato per omicidio. La corte è accusata di essere la mano giudiziaria del regime anche dopo aver messo fuori legge il parlamento e permesso la formazione dell’assemblea costituente.