Lo hanno cercato per cinque ore dopo che con la sua auto aveva travolto sei militari dell’operazione sentinelle a Levallois-Perret, sobborgo a nord-ovest di Parigi. Alla fine lo hanno incastrato 260 chilometri a nord della capitale francese costruendo un finto ingorgo in cui lui è rimasto incastrato con la sua auto.
È un algerino di 37 anni di nome Hamou, l’uomo che questo mercoledì ha ferito gravemente sei militari. Edouard Philippe, primo ministro francese, ha detto: “Voglio fare le congratulazioni a tutte le forze di sicurezza che hanno preso il principale sospettato, almeno al momento, di questo attacco”.
L’uomo si è tradito affitando una Bmw, da lì sono risaliti alla sua identità. Per prenderlo i poliziotti, mobilitati in 300, hanno sparato, non si sa nulla delle sue condizioni di salute. Racconta un testimone: “Ho visto l’ingorgo di fronte a me, mi sono fermato, la polizia è entrata in azione, gli agenti si proteggevano dietro le loro auto mentre sparavano. Si sentivano spari ovunque. Mi sono protetto anch’io, poi ho visto qualcuno uscire dal veicolo coinvolto nell’incidente, l’ho visto superare la barriera di sicurezza, gli hanno sparato ed è caduto a terra”.
L’uomo, immigrato regolare, risiedeva a Satrouville area non lontana dal posto dell’attentato, la sua casa è stata perquisita, come altre nel quartiere e come altre ancora nel sobborgo di Bezons, sempre periferia nord ovest della capitale; gli inquirenti parlano di atto deliberato e sull’indagine indaga l’antiterrorismo.
Félicitations aux forces de l’ordre qui ont appréhendé l’auteur de l’attaque. La vigilance reste un devoir de tous les instants. https://t.co/e6mWkCu1GH— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) 9 agosto 2017