Fino a poche ore fa si combatteva, ma da oggi, giovedì 3 agosto, a Nord della città di Homs in Siria non cadranno più bombe o colpi di mortaio; scatta la tregua tra ribelli, tutti tranne Isil e Al Qaeda, e forze governative siriane. I russi vigileranno sull’area di distensione, come stabilito con gli accordi del Cairo del 31 luglio. Istalleranno due punti di controllo e tre posti di osservazione. Igor Konashenkov, rappresentante del ministro della difesa russo: “Questa area di de-escalation include 84 centri abitati con una popolazione di più di 147000 persone”.
Nasce così la terza zona di de-escalation sotto l’egida dei russi nel Paese mediorientale; le altre due, allestite nel mese di luglio , sono nel Ghouta orientale vicino Damasco, e nel sud ovest del Paese. Ma la presenza russa in Siria da qualcuno è considerata ingombrante: questo mercoledì colpi di mortaio sono stati sparati sull’ambasciata di Mosca a Damasco.