La sequenza di sangue in Afghanistan non si ferma: l’attentato ad una moschea sciita di Herat, nell’Ovest del Paese, ha fatto almeno 29 morti e 63 feriti, secondo il bilancio fornito dalle autorità afghane. Un attacco messo a punto 24 ore dopo l’assalto all’ambasciata irachena a Kaboul.
“Secondo quanto affermato da testimoni oculari gli attentatori erano due. Il primo è entrato nella moschea, poi è arrivato il secondo e ha cominciato a sparare mentre il primo ha fatto detonare una cintura esplosiva” ha spiegato il portavoce della polizia di Herat.
Entrambe gli attentatori sono morti. Nonostante l’attacco non sia stato rivendicato, le autorità di Kaboul puntano il dito contro l’autoproclamato Stato Islamico che si è attribuito l’assalto all’ambasciata irachena.