Israele toglierà i metal detector dalla spianata delle moschee, saranno sostituiti da non meglio specificati dispositivi di ultima generazione in tutta la città vecchia di Gerusalemme. Restano le telecamere. Dopo giorni di proteste da parte palestinese contro le misure di controllo e sanguinosi scontri con l’esercito israeliano, arriva una proposta. L’annuncio di Israele giunge poche ore dopo la richiesta delle Nazioni Unite: “Nessuno deve credere che questi siano eventi localizzati. Questi fatti possono avere costi catastrofici ben al di là delle mura della Città Vecchia, ben oltre Israele e Palestina, ben oltre il Medio Oriente”- ha detto l’inviato dell’Onu per il Medio Oriente Nikolay Mladenov.
Le Nazioni Unite hanno sollecitato le parti a trovare una soluzione entro venerdì. Ora Israele ha fatto la sua proposta alla fine di un consiglio dei ministri lungo quattro ore e finito nella notte e dopo intensi contatti con le autorità giordane, preoccupate per l’escalation di violenza. La prima reazione è quella del direttore della grande moschea Al Aqsa, Sheikh Bakirat ad al-Jazeera: via anche le telecamere, chiede, ribadendo il concetto che i musulmani vigilano sul luogo sacro, non Israele. I metal detector sono stati istallati dopo l’uccisione di due poliziotti israeliani sul monte sacro.