Prima crisi del quinquennio di Emmanuel Macron. Il presidente francese ha nominato un nuovo capo delle forze armate, il generale François Lecointre, militare con una lunga esperienza sul terreno e al fianco di dirigenti politici, dopo le dimissioni di Pierre de Villiers, contrario ai tagli alla spesa della difesa.
“ Il generale Lecointre è un eroe, è riconosciuto come tale dall’esercito -afferma il portavoce del governo Christophe Castaner – un eroe che ha saputo combattere, che ha saputo liberare dei soldati francesi in particolare nel
1995 durante la guerra in Bosnia-Erzegovina nella quale erano mobilitate le nostre forze armate”.
Macron aveva attaccato de Villiers dopo che quest’ultimo, in parlamento, aveva contestato la riduzione del budget delle forze armate pari a 850 milioni di euro. Prima della sfilata del 14 luglio, il presidente gli aveva rimproverato di aver messo l’argomento “sulla pubblica piazza”, “in modo indegno”.
La vicenda ha suscitato un polemica politica: destra e sinistra hanno espresso preoccupazione per la reazione del capo dello Stato alla libera espressione di de Villiers davanti ai deputati.
Il faut comprendre Le Gal de Villiers,un grand chef d‘état-major.Il a eu aussi à se battre trop souvent contre les finasseries budgétaires.— Jean-Pierre Raffarin (@jpraffarin) 19 juillet 2017
La démission du Gal Pierre de Villiers après l’annonce des coupes budgétaires pour nos armées est le nouveau chef d‘œuvre d’EmmanuelMacron— Benoît Hamon (benoithamon) 19 juillet 2017