La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 8 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di due omicidi e un tentato omicidio, con l'aggravante del metodo mafioso. L'operazione, denominata "Outset", è stata condotta dalle Squadre Mobili di Catanzaro e Vibo Valentia e dallo Sco di Roma. Le attività d'indagine, supportate anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno permesso di fare luce sui gravi fatti di sangue, tutti riconducibili ad appartenenti alle cosche di 'ndrangheta Lo Bianco e Piscopisani di Vibo Valentia oltre che ai Giampà di Lamezia. In particolare, è stato accertato che l'omicidio avvenuto nel 2002 a Porto Salvo, era stato commissionato da un costruttore edile vibonese al fine di vendicare un episodio in cui i suoi figli erano stati minacciati con l'uso di una pistola dalla vittima. In merito all'omicidio, avvenuto nel 2006, è stato accertato che il delitto era da ascrivere ad una relazione che un giovane intratteneva con la figlia minore di un esponente della 'ndrina. Tuttavia, al di là dell'apparente "delitto d'onore", la reale causale del fatto è emersa essere quella che la vittima non riconoscesse l'autorità criminale dei boss delle cosche perpetrando in autonomia delitti, anche di natura estorsiva.