Accolta la richiesta della famiglia. Medici da Germania e Stati Uniti potranno andare in Cina per curare il Premio Nobel per la Pace Liu Xiaobo, malato di cancro.
Il via libera è stato dato dalle autorità della provincia nordoccidentale dello Shenyang, dove si trova l’ospedale in cui Xiaobo è stato ricoverato. Un’apertura che segue all’incontro del 30 giugno scorso,
tra esponenti del governo di Pechino e l’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Zeid Ra’ad al Hussein.
Tra i punti in agenda le condizioni di salute di Xiaobo e la possibilità per la moglie di rendergli visita.
Non è chiaro se nell’incontro sia stata discussa la possibilità per il dissidente cinese di essere curato all’estero. Opzione già respinta dalle autorità cinesi che reputano Xiaobo non in grado di viaggiare. Tesi non
condivisa dalla famiglia, che ha inoltre lanciato l’allarme sulla velocità con cui la malattia sta indebolendo il Premio Nobel.
Liu, 61 anni è stato condannato nel 2009 a 11 anni di carcere per “incitamento alla sovversione dell’autorità statale”, per avere contribuito a scrivere il manifesto “Charta 08”, appello alla libertà d’espressione in Cina.